L'azienda Louis Heinrici Machinenfabrik, fondata nel 1876 e rimasta attiva fino alla fine degli anni '20 del secolo scorso, è stata uno dei più importanti costruttori di motori stazionari di piccole e medie dimensioni, funzionanti secondo il ciclo Stirling. Questi motori, grazie alla semplicità costruttiva, al funzionamento molto silenzioso e grazie al fatto di poter essere alimentati con vari combustibili (sia liquidi sia gassosi, anche non pregiati), trovarono larga diffusione tra la fine dell'800 e l'inizio del '900. Solitamente, in funzione delle loro dimensioni (classificate in base all’alesaggio dei cilindri, in questo caso 40 mm), oppure della potenza erogata, erano impiegati per l'azionamento di macchinari industriali, per piccoli macchinari da laboratorio (come ad esempio piccoli mescolatori), nonché per apparecchiature domestiche quali pompe idrauliche o addirittura ventilatori.
Il motore Stirling, inventato nel 1816 dallo scozzese Robert Stirling (1790 - 1878), si basa su un principio di funzionamento semplice: il volume di gas compreso all'interno di un cilindro chiuso è mosso da uno stantuffo "dislocatore" alternativamente tra una sorgente calda ed una capacità fredda. La conseguente variazione di pressione del gas viene utilizzata per azionare uno stantuffo "motore". Entrambi gli stantuffi sono collegati all'albero motore con uno sfasamento di 90° tra le rispettive manovelle.
L’esemplare esposto proviene dalla collezione storica di apparecchiature del Laboratorio di Chimica fondato dal prof. Stanislao Cannizzaro presso l’Ateneo di Palermo nella seconda metà del XIX secolo.
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Azionamento di macchinari industriali e da laboratorio.
Per gentile concessione della Collezione degli strumenti storici di Chimica (Sistema Museale dell'Università degli Studi di Palermo).