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Siluro Whitehead Avio
1938 - 1945



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Note storiche

Fondata dall’inglese Robert Whitehead nel 1875 a Fiume, la odierna Rijeka in Croazia, la Whitehead è stata una delle più importanti fabbriche specializzate nella costruzione di siluri. Le sue origini risalgono alla collaborazione tecnica tra il suo fondatore e l’ufficiale della Marina Imperiale Austro Ungarica Giovanni Luppis, che aveva sviluppato alcuni prototipi sperimentali. Grazie a numerosi perfezionamenti, la Whitehead fu in grado di avviarne la produzione in serie, divenendo in breve tempo fornitrice di vari paesi in tutto il mondo e istituendo in alcuni di essi filiali produttive o accordi per la costruzione su licenza. Dopo la Prima guerra mondiale la fabbrica venne rifondata nel 1924 con capitali italiani, i suoi impianti furono ammodernati e ampliati con nuove strutture di ricerca e sperimentazione in mare; nel 1935 venne realizzata anche una struttura per la simulazione dei lanci di siluri da un aereo. Tali attività consentirono lo sviluppo di nuovi modelli per la Regia Marina con diametro da 533 mm e di modelli più piccoli e leggeri, con diametro da 450 mm, concepiti per il lancio dai velivoli aerosiluranti, tra cui i Savoia Marchetti S.M. 79 della Regia Aeronautica. Per stabilizzare e controllare la fase di caduta in acqua veniva montato un impennaggio di coda supplementare, che si sganciava da solo all’ingresso in acqua del siluro. Tale impennaggio aveva piani mobili orizzontali comandati da uno dei due giroscopi del sistema di guida del siluro. Nel secondo dopoguerra l’azienda venne fusa con la sua filiale Motofides di Livorno, dove vennero trasferite tutte le attività produttive, e divenne parte del Gruppo FIAT. Nel 1995 fu acquisita dalla Finmeccanica assumendo la denominazione Whitehead Alenia Sistemi Subacquei (WASS) e dal gennaio 2025 è parte del gruppo Fincantieri. Il siluro esposto è di tipo aeronautico (Avio) ed è stato trasformato in passato in modello didattico attraverso un accurato sezionamento longitudinale. Questo mostra tutti i principali componenti del suo complesso apparato propulsivo costituito da un motore bicilindrico ad aria compressa, che aziona due eliche contro-rotanti, e da un sistema di guida automatico, che controlla la rotta e la profondità del siluro.

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Scheda tecnica

CostruttoreSilurificio Whitehead S.A., Fiume, dal 1938 al 1945
Tipo170x450x5.46x200 - Avio
Descrizionesiluro aeronavale, struttura in lamiera di acciaio rinforzata costituita da tre elementi cilindrici principali: testata (prua), serbatoio di aria compressa (parte centrale), apparato propulsivo (poppa)
Apparato propulsivomotore ad aria compressa con due cilindri in linea a doppio effetto e sistema di distribuzione con cassetti cilindrici, sistema di lubrificazione automatico, raffreddamento ad acqua di mare, cilindrata complessiva 4,5 litri, potenza 183 CV a 1290 giri/minuto con pressione di alimentazione a 25 bar per una corsa utile del siluro di 3000 m, propulsione con due eliche metalliche coassiali contro-rotanti
Sistema di alimentazionead aria compressa, serbatoio da 273 litri con pressione di carica a 200 bar, due riduttori di pressione e riscaldatore automatico ad iniezione d’acqua alimentato a petrolio
Sistema di guidaautomatico, comandato da due giroscopi a tre gradi di libertà, ognuno azionato da un getto di aria compressa, utilizzati per il controllo dei piani di coda (timone ed elevatori); la quota di immersione è regolabile prima del lancio tra 2 e 12 m ed è mantenuta automaticamente durante la corsa da un sistema dotato di sensore di profondità
Velocità massima40 nodi (74 km/h)
Autonomia3000 m
Quota di lancio ottimale100 m ± 10% con velocità del velivolo di 300 km/h ± 5%, per consentire un angolo ottimale di ingresso in acqua di circa 30°
Lunghezza5.46 m, inclusa la testata lunga 1.0 m, escluso l’impennaggio di coda supplementare lungo 540 mm
Diametro450 mm
Massa905 kg pronto al lancio in condizioni operative


Applicazioni

Savoia Marchetti S.M. 79

Savoia Marchetti S.M. 84

Caproni Ca.313

Galleria foto


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