Nel 1932 la FIAT ha avviato lo sviluppo di una nuova serie di motori Diesel veloci, a quattro tempi, con iniezione diretta, caratterizzati da disposizione dei cilindri a V di 60° con alesaggio di 160 mm, corsa di 180 mm e incastellatura del motore realizzata in lamiere d'acciaio saldate. Tali motori sono stati prodotti in grande numero in due versioni a 12 cilindri (V 1612) e a 16 cilindri (V 1616). Grazie al loro rapporto massa/potenza, i motori di entrambi i tipi sono stati impiegati sia in ambito navale, su varie imbarcazioni veloci della Regia Marina, tra cui MAS (con la versione a 16 cilindri), motovedette e dragamine, sia in ambito ferroviario. Le ATR.100, automotrici ferroviarie articolate a 3 casse, erano dotate di due motori V1612 in grado di consentire una velocità massima di oltre 160 km/h e mantenere una velocità di crociera limitata a 120 km/h per motivi di sicurezza. Costruite a partire dal 1935 le ATR.100 sono rimaste in servizio attivo fino al 1961, mantenendo nei vari ammodernamenti la stessa tipologia di motori. Nel secondo dopoguerra i V 1612 sono stati utilizzati anche per rimotorizzare 12 locomotive di manovra pesante FS Ne 120, ex Whitcomb 65DE14, originariamente dotate di motori Diesel prodotti dalla statunitense Buda Engine Company. L'esemplare esposto è un V 1612 di tipo ferroviario e il suo manovellismo di spinta è stato smontato per essere mostrato separatamente per motivi didattici.
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Imbarcazioni veloci per l'impiego in ambito militare, automotrici ferroviarie ATR.100, 12 locomotive di manovra FS Ne 120 (ex Whitcomb 65DE14 rimotorizzate con i FIAT V 1612).
Per gentile concessione di FIAT Chrysler Automobiles.