La OM (Officine Meccaniche) di Brescia è stata una celebre industria lombarda, le cui origini risalgono alla prima metà del XIX secolo. All’inizio del ‘900 la produzione è stata ampliata al settore automobilistico, con la realizzazione di vari modelli e la partecipazione a numerose competizioni sportive. Dopo il 1933, con l’acquisizione da parte della FIAT, la OM ha concentrato le proprie attività nel settore industiale e dei mezzi pesanti, fino a diventare parte integrate della FIAT Veicoli Industriali nel 1967, perdendo la propria autonomia progettuale. A questo periodo di trasformazioni risale il motore Diesel CO2D, prodotto dalla FIAT-OM dal 1957 al 1972 per l’autocarro OM Tigrotto. L’impostazione tecnica è comune a quella degli analoghi modelli FIAT: la struttura del motore è realizzata in ghisa con un dimensionamento particolarmente robusto e una disposizione degli organi accessori tale da rendere agevoli le operazioni di regolazione e manutenzione. Per ridurre la massa complessiva del motore alcuni elementi, tra cui il collettore di aspirazione e i coperchi (anteriore e superiore) degli organi della distribuzione sono costruiti in lega di alluminio, mentre la coppa dell'olio è realizzata in lamiera d'acciaio. Il motore è dotato di un sistema di alimentazione Bosch con iniezione diretta all’interno dei cilindri. Le camere di combustione hanno una geometria piuttosto moderna, ricavata in massima parte in una concavità nel cielo dei pistoni.
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Autocarro OM Tigrotto