Nel 1983 la Lancia introdusse nel mercato una versione sportiva della Delta, la HF 1600 Turbo, equipaggiata con un motore da 130 CV. Quest’ultimo, denominato 831 A7, fu il primo motore sovralimentato con turbogruppo azionato dai gas di scarico ad essere commercializzato dalla Lancia, dopo le precedenti vetture dotate di compressori volumetrici. Il motore venne derivato dal quattro cilindri bialbero aspirato progettato da Aurelio Lampredi, già da tempo ampiamente utilizzato in vari modelli FIAT e Lancia. L’adozione del sistema di sovralimentazione richiese varie modifiche, tra le quali la riduzione del rapporto di compressione da 9.3 a 8.1, l’impiego di valvole di scarico raffreddate internamente con sali di sodio e di un radiatore per il circuito di lubrificazione. Il motore fu dotato del nuovo sistema di accensione a controllo elettronico realizzato dalla Magneti Marelli, ulteriormente sviluppato con l’aggiunta di un sensore di detonazione per monitorare e contrastare i fenomeni di combustione anomala in corrispondenza dei carichi motore più elevati. Il sistema di sovralimentazione è costituito da un turbogruppo Garrett T3 in grado di fornire un flusso di aria compressa ad una pressione massima assoluta di 1.9 bar, limitata automaticamente mediante una valvola wastgate per la regolazione by-pass dei gas di scarico. L’impianto comprende anche un intercooler del tipo aria/aria con valvola di regolazione termostatica. Il motore è dotato di un carburatore a doppio corpo, ad apertura differenziata, che è posto a valle del compressore.
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Lancia Delta 1600 HF Turbo