All’inizio degli anni ‘30, la Lancia acquistò la licenza di fabbricazione di un particolare motore sviluppato in Germania dalla Junkers: un bicilindrico Diesel a due tempi, con due stantuffi contrapposti in ogni cilindro. In ognuno di questi le luci di aspirazione e scarico sono poste alle estremità superiore e inferiore, in prossimità dei punti morti della corsa dei pistoni. Il lavaggio avviene in corrente unidirezionale (dall’alto verso il basso) ed è forzato dal movimento degli stantuffi superiori. A tale scopo questi hanno due diametri differenti e la parte superiore, con alesaggio maggiore, svolge la funzione di pompa di lavaggio. Ogni stantuffo superiore è collegato all’albero motore mediante due lunghe bielle che, insieme a quelle inferiori, sopportano le spinte assiali dei gas all’interno dei cilindri e parte delle forze di inerzia del manovellismo, consentendo un certo allegerimento della struttura del motore. Questo fu prodotto dal 1932 al 1938 per la versione Diesel dell’autocarro Lancia Ro.
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Autocarro Lancia Ro