Nel 1947, il presidente della Fiat, prof. Vittorio Valletta, convocò l’ing. Dante Giacosa per incaricarlo di realizzare un'automobile di rappresentanza adatta anche al mercato statunitense. Inizialmente fu ipotizzato l'impiego di un motore con sei cilindri a V ma in seguito la scelta ricadde sulla disposizione con otto cilindri a V di 70°. I disegni del motore furono ultimati nel gennaio del 1950 e venne costruito un primo prototipo per impiego turistico e di rappresentanza. Nel frattempo però si decise di abbandonare il progetto della berlina ed il motore venne utilizzato per lo sviluppo di una vettura sportiva. Considerando la nuova destinazione, le prime prove del motore 8V indussero i progettisti a ridisegnare completamente le teste ed il comando della distribuzione allo scopo di aumentare la potenza. Visti i buoni risultati ottenuti, si decise quindi di iniziare lo sviluppo del telaio della futura FIAT 8V. Le vetture furono costruite in gran parte dall’officina costruzioni sperimentali, con una produzione complessiva di soli 114 esemplari tra il 1952 ed il 1954. Molti gruppi telaio-motore furono venduti a carrozzieri esterni che costruirono versioni particolari, tra cui la FIAT 8V Zagato e la spider Siata 208. Un buon numero di 8V, soprattutto quelle allestite dalla Zagato, vennero impiegate in numerose competizioni sportive nelle quali riscossero molti successi. Tra questi sono degni di nota: la vittoria della Targa Florio del 1955 (1° 8V Zagato, 2° 8V FIAT), la vittoria conseguita all'AVUS nel Gran Premio di Berlino del 1955 (8V Zagato) e cinque campionati nazionali di velocità consecutivi (1954-1958) per vetture 2000 GT (8V Zagato).
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FIAT 8V
Siata 208