Il motore aeronautico DB 605 fu sviluppato dalla Daimler-Benz verso la fine del 1940 quale sostituto del precedente modello DB 601, mantenendone però la stessa impostazione costruttiva con 12 cilindri a V invertita. Le principali modifiche introdotte riguardano l’alesaggio dei cilindri aumentato da 150 a 154 mm, il regime di rotazione massimo incrementato del 13%, a fronte di un limitato incremento della massa complessiva, pari a 720 kg. Il DB 605 garantiva, rispetto al DB 601, un incremento del 25% della potenza in emergenza e del 18% nelle altre condizioni operative. Come nel suo predecessore, i sitemi tecnicamente più interessanti erano quello di iniezione e quello di sovralimentazione. Pur non costituendo una novità assoluta per i motori tedeschi, a fronte di una maggiore complessità costruttiva, il sistema di iniezione diretta prodotto dalla Bosch offriva migliori prestazioni con maggiore affidabilità e sicurezza di funzionamento, evitando i pericolosi ritorni di fiammanel colletore di aspirazione e rendendo l’erogazione della potenza indipendente dall’assetto del velivolo. Nei motori alimentati con carburatori le forze di inerzia o particolari assetti del velivolo possono causare una riduzione dell’afflusso di combustibile e quindi un calo di potenza.
Il sistema di sovralimentazione è costituito da un compressore monostadio centrifugo azionato dal motore tramite un giunto idraulico. Il sistema era governato da un regolatore automatico che variava in modo continuo la velocità del compressore, agendo sul rapporto di trasmissione del giunto idraulico in funzione della quota. La velocità del compressore cresceva con la quota di volo e raggiungeva il massimo regime a 5700 metri. Il motore utilizzava una benzina con numero di ottano 90 e alcune versioni più avanzate montavano il sistema di iniezione supplementare “MW 50”. Questo permetteva di incrementare la potenza prodotta dal motore di circa il 20%, ma per un periodo di tempo brevissimo, mediante l’iniezione supplementare di una miscela composta al 50% da acqua, 49,5% metanolo e 0,5% schutzöl 39 (additivo anticorrosivo). Tra i pochi problemi riscontrati dal DB 605 va ricordata la necessità di una costante e frequente manutenzione, dovuta però più a fattori esterni che a difetti di progettazione del propulsore. Verso la fine del conflitto, la mancanza di materiali strategici per le leghe metalliche ad elevata resistenza, diede luogo ad un decadimento della qualità della produzione dei motori, cui seguirono varie difficoltà operative causate dalla scarsa disponibilità di combustibili di qualità elevata. Tuttavia, dal punto di vista tecnico, il DB 605 è stato uno dei migliori motori aeronautici tedeschi degli anni ‘40. Il motore è stato prodotto dalla Daimler-Benz dal 1941 al 1945, in varie serie con caratteristiche e prestazioni differenti, con un totale di 42400 esemplari, ed è stato utilizzato in numerosi velivoli, tra cui il Messerschmitt Me 109.
Il DB 605 in Italia.
Come per il precedente DB 601, anche il DB 605 è stato costruito su licenza in Italia. La produzione del DB 605 fu affidata alla FIAT, che avviò la preparazione della produzione alla fine del 1941. Dopo i primi esemplari del 1942, fu avviata la produzione in massa nel 1943. Gli esemplari del 1942 mantennero la denominazione originale DB 605, mentre quelli prodotti dal 1943 furono designati FIAT RA 1050 RC 58I Tifone. In totale la FIAT ha prodotto circa 1750 esemplari, desitinati ai caccia della “Serie 5”, FIAT G. 55, Macchi M.C. 205 e Reggiane RE. 2005, i migliori prodotti in Italia durante il periodo bellico.
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Messerschmitt Bf 109 (caccia)
Messerschmitt Bf 110 G e H (cacciabombardiere)
Messerschmitt Me 210 C (caccia pesante)
Saab 18 (bombardiere e ricognitore)
Saab 21 (caccia)
Alcuni velivoli dotati del motore FIAT RA 1050 RC 58I, prodotto in Italia su licenza
FIAT G.55 Centauro (caccia)
Macchi M.C.205V Veltro (caccia)
Reggiane 2005 Sagittario (caccia)