La Turboméca è stata una importante azienda francese specializzata nella produzione di turbomacchine di piccola e media potenza per vari campi di applicazione, che oggi fa parte del gruppo industriale Safran. Fondata nel 1938, l’azienda avviò la sua attività con la progettazione di compressori e turbine e con la produzione di compressori e turbocompressori per i motori aeronautici della Hispano Suiza. Il suo primo turbogetto, denominato Piméné, venne interamente progettato nel 1941 in modo indipendente rispetto agli studi pionieristici di Frank Whittle in Inghilterra e di Hans Joachim Pabst von Ohain in Germania. Tuttavia, a causa della guerra, potè essere realizzato e testato soltanto nel 1947. Date le sue prestazioni, venne costruito in notevole quantità e da questo fu sviluppato il nuovo motore Palas, grazie all’apporto di alcuni brevetti della SNECMA ed alle esperienze tecniche maturate dall’ing. Joseph Szydlowski (fondatore della Turboméca), che aveva collaborato con un gruppo di tecnici della BMW nell’immediato dopoguerra. Anche il Palas dimostrò ottime prestazioni, grazie alle quali venne impiegato in molti velivoli leggeri e motoalianti di costruzione francese, inglese e italiana. Fu utilizzato anche in alcuni velivoli tradizionali a elica, come motore ausiliario per incrementare la spinta nella fase di decollo. Il suo successo commerciale fu tale da essere prodotto in serie su licenza dalla Blackbourn & General Aircraft nel Regno Unito e dall’americana Teledyne. Analogamente a tanti turbomotori di piccole dimensioni è dotato di compressore centrifugo ma rispetto ai motori contemporanei si distingue per l’impiego di una camera di combustione anulare dotata di un particolare sistema di iniezione centrifuga. Tale sistema è costituito da un disco rotante, coassiale alla camera di combustione, calettato sull’albero motore che collega la turbina con il compressore. L’albero è internamente cavo per consentire l’immissione del combustibile fino alla parte centrale del disco. Quest’ultimo è dotato di scanalature interne radiali, attraverso le quali il combustibile viene iniettato all’interno della camera di combustione per effetto della forza centrifuga.
Clicca qui per ascoltare l’audioguida su izi.TRAVEL
Velivoli Caproni Trento F.5; CVV-6 Canguro Palas; SIPA S.200 Minijet; Ikarus 451.
L'esemplare esposto fa parte del patrimonio storico della Aeronautica Militare Italiana ed è stato restaurato dal Museo dei Motori nell’ambito di un progetto di ricerca, tutela e valorizzazione museale di motori aeronautici di varie epoche, realizzato congiuntamente tra la Forza Armata e l’Ateneo di Palermo in occasione del Centenario dell'istituzione dell'Aeronautica Militare.