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Alvis Leonides 502
1947 - 1958



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Note storiche

Nella metà degli anni ’30 l’azienda inglese Alvis, già operativa in campo automobilistico e aeronautico, avviò lo sviluppo di un nuovo motore con nove cilindri a stella raffreddato ad aria, il cui primo prototipo venne completato nel 1936. Dopo vari test in volo compiuti prima della Seconda guerra mondiale, a causa delle priorità logistiche imposte dal conflitto, la produzione del motore fu avviata nel 1947. Con la denominazione Leonides furono sviluppate due distinte serie costruttive: i motori della serie 500 (con relativi sottotipi 502, 503 et al.) per gli aerei e quelli della serie 520 e derivati per elicotteri. Questi ultimi si distinguevano per l’impiego di una grossa ventola per il raffreddamento dei cilindri e un sistema diretto di trasmissione con una frizione centrifuga. L’Alvis sviluppò varie versioni di ciascuna serie, con caratteristiche e prestazioni ottimizzate per numerosi velivoli. Nel 1958 venne introdotta la serie 530 caratterizzata da una maggiore cilindrata e potenza massima di 640 CV. Il Leonides rimase in produzione fino al 1966 e fu l’ultimo motore aeronautico a pistoni di elevata potenza ad essere prodotto nel Regno Unito. In Italia alcuni motori della serie 500 furono impiegati nel prototipo del quadrimotore Agusta A.Z.8 del 1958 e nel primo prototipo del velivolo addestratore FIAT G. 49 del 1953.

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Scheda tecnica

CostruttoreAlvis, Coventry, Regno Unito, dal 1947 al 1958
Tipo502 / 5
Descrizionemotore aeronautico con 9 cilindri a stella, basamento in lega di alluminio costituito da 2 blocchi (anteriore e posteriore) collegati da bulloni, cilindri in acciaio nitrurato con pistoni forgiati e teste (avvitate) in lega leggera, manovellismo di spinta con biella principale e biellette secondarie con sezione ad H, albero motore scomponibile nel perno di manovella mediante perno scanalato, con 2 supporti di banco per cuscinetti a rulli
Corsa112 mm
Alesaggio122 mm
Cilindrata11.8 litri
Rapporto di compressione6.8
Potenza520 CV a 3000 giri/minuto
Potenza specifica44.1 CV/litro
Sistema di distribuzione2 valvole in testa per cilindro comandate da aste e bilacieri, quelle di scarico sono raffreddate internamente con sali di sodio
Sistema di alimentazionea benzina, con un carburatore ad iniezione Hobson posto a monte del compressore e dotato di regolatore automatico della pressione e preriscaldamento della miscela combustibile mediante il circuito di lubrificazione
Sistema di sovralimentazionecompressore centrifugo a comando meccanico con rapporto di moltiplicazione 6.5
Sistema di accensionedue candele per cilindro alimentate da due magneti distributori B.T.H. indipendenti
Sistema di raffreddamentoad aria
Sistema di lubrificazioneforzato e a carter secco, con una pompa meccanica di mandata e due di recupero dal basamento
Sistema di avviamentotramite motore elettrico (azionabile manualmente) o con sistema pneumatico con carica pirotecnica
Massa363 kg
Rapporto massa/potenza0.70 kg/CV
Rapporto di riduzione elica0.625 mediante riduttore epicicloidale con ingranaggi conici (tipo Farman)


Applicazioni

Velivoli Percival P.50 e P.66; Scottish Aviation Pioneer e Twin Pioneer; de Havilland Canada DHC-2 Beaver Mk.2; Agusta A.Z.8; FIAT G. 49-1.

 

 

 

L'esemplare esposto fa parte del patrimonio storico della Aeronautica Militare Italiana ed è stato restaurato dal Museo dei Motori nell’ambito di un progetto di ricerca, tutela e valorizzazione museale di motori aeronautici di varie epoche, realizzato congiuntamente tra la Forza Armata e l’Ateneo di Palermo in occasione del Centenario dell'istituzione dell'Aeronautica Militare.

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