Fondata nel 1925 e ancora oggi attiva, la Pratt & Whitney Aircraft Company, è una delle più importanti aziende statunitensi del settore aeronautico e aerospaziale. Il suo primo motore, denominato R-1340 Wasp, fu completato alla fine del 1925 e divenne il capostipite di una lunga serie di propulsori che ebbero un notevole successo commerciale in tutto il mondo grazie alle loro prestazioni e alla elevata affidabilità, tanto che molti sono ancora oggi utilizzati in vari velivoli. In particolare, il motore R-1830, sviluppato all’inizio degli anni ‘30, è il più celebre di tale serie nonché uno dei motori a pistoni prodotto in maggiore numero nella storia dell’aviazione insieme al suo omologo e concorrente diretto, il Wright R-1820. Il motore R-1830 venne prodotto fino al 1951 in oltre 170000 esemplari, impiegati in numerosi velivoli militari e civili. Il suo schema costruttivo, adottato anche da altre aziende, rimase pressoché invariato negli anni e consentì lo sviluppo del progetto originale attraverso decine di modelli e vari sottotipi, oggetto di continui aggiornamenti tecnici e notevoli miglioramenti prestazionali, passando da circa 650 CV dei primi prototipi a oltre 1350 CV degli ultimi modelli per il quadrimotore Douglas DC-4, pur mantenendo quasi invariate le dimensioni originali.
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Velivoli Lockheed A-28; Consolidated B-24; Douglas C-47, C-52, C-54, R5D; Convair C-87; Curtiss P-36; Republic P-43.
In Italia è stato impiegato dall’Aeronautica Militare sui velivoli: SIAI S.M.82PW e S.M.95 (L.A.T.I.); FIAT G.12LP, G.212CP e G.212 “Aula volante”; Douglas C-47 e C-54.
L'esemplare esposto fa parte del patrimonio storico della Aeronautica Militare Italiana ed è stato restaurato dal Museo dei Motori nell’ambito di un progetto di ricerca, tutela e valorizzazione museale di motori aeronautici di varie epoche, realizzato congiuntamente tra la Forza Armata e l’Ateneo di Palermo in occasione del Centenario dell'istituzione dell'Aeronautica Militare.