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Curtiss-Wright R-1820 Cyclone
1930 - 1963



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Note storiche

La Curtiss-Wright Corporation è una delle più grandi aziende statunitensi del settore aeronautico. Nata nel 1929 dalla fusione della Curtiss Aeroplane and Motor Company, Wright Aeronautical e altre aziende aeronautiche, oggi è attiva anche in altri ambiti, tra cui quello aerospaziale. La sua vasta produzione comprende sia velivoli, sia propulsori, e tra questi ultimi il motore R-1820 Cyclone è stato uno di quelli di maggiore successo tecnico e commerciale. Prodotto per oltre 30 anni con un totale di oltre 150000 esemplari, è stato utilizzato in tutto il mondo in numerosi velivoli militari e civili fino agli anni ‘80. Tale longevità è dovuta all’impostazione costruttiva del progetto iniziale e al continuo sviluppo tecnico, concretizzatosi nel tempo attraverso la realizzazione di molteplici varianti con migliori prestazioni, maggiore affidabilità ed economia di servizio, pur conservando praticamente immutate le caratteristiche dimensionali del primo modello introdotto nel 1930. Questo infatti venne gradualmente modificato, riveduto, perfezionato e, in alcune versioni, dotato anche di sistema di sovralimentazione con turbogruppo azionato dai gas di scarico, passando da 575 CV del modello a oltre 1500 CV nelle versioni più potenti.

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Scheda tecnica

CostruttoreCurtiss-Wright Corporation, New Jersey, USA, dal 1930 al 1963
TipoR-1820 - 1000 C9HD1 (fine anni ’50)
Descrizionemotore aeronautico con 9 cilindri a stella, basamento in lega di alluminio costituito da due blocchi principali collegati da bulloni, cilindri in acciaio con pistoni forgiati e teste (avvitate) in lega leggera, manovellismo di spinta con biella principale e biellette secondarie con sezione ad H, albero motore realizzato in due parti fucinate di acciaio al nichel cromo con due supporti di banco principali per cuscinetti a rulli cilindrici
Corsa174 mm
Alesaggio155.6 mm
Cilindrata29.8 litri
Rapporto di compressione6.8
Potenza1425 CV a 2700 giri/minuto s.l.m
Potenza specifica47.8 CV/litro
Sistema di distribuzione2 valvole in testa per cilindro comandate da aste e bilacieri, quelle di scarico sono raffreddate all’interno con sali di sodio
Sistema di alimentazionea benzina, con un carburatore doppiocorpo ad iniezione Stromberg posto a monte del compressore e dotato di regolatore automatico della miscela aria combustibile
Sistema di sovralimentazionecompressore centrifugo a comando meccanico con due rapporti di moltiplicazione, 7.21 e 10.14, utilizzati in base alla quota di volo
Sistema di accensionedue candele per cilindro alimentate da due magneti distributori indipendenti
Sistema di raffreddamentoad aria
Sistema di lubrificazioneforzato, con una pompa a ingranaggi di mandata e una di recupero dal basamento
Massacirca 630 kg
Rapporto massa/potenza0.44 kg/CV
Rapporto di riduzione elica0.666 mediante riduttore epicicloidale con ingranaggi cilindrici a denti dritti


Applicazioni

Velivoli Boeing B-17; Douglas A-24, C-49, C-50; Grumman J2F-5, HU-16 e S-2F-1; Lockheed A-29, C-60; North American O-47; Piasecky H-21; Sikorsky H-34; Brewster F2A Buffalo; Consolidated P2Y.

In Italia è stato impiegato dall’Aeronautica Militare sui velivoli: Grumman HU-16 Albatros e S-2F-1 Tracker.

 

L'esemplare esposto fa parte del patrimonio storico della Aeronautica Militare Italiana ed è stato restaurato dal Museo dei Motori nell’ambito di un progetto di ricerca, tutela e valorizzazione museale di motori aeronautici di varie epoche, realizzato congiuntamente tra la Forza Armata e l’Ateneo di Palermo in occasione del Centenario dell'istituzione dell'Aeronautica Militare.

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