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FIAT A 70
1934



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Note storiche

Nella prima metà degli anni ’30 la FIAT intensificò lo sviluppo dei motori radiali con raffreddamento ad aria, tra i quali il modello A 70 del 1934 ben rappresenta un concentrato di varie soluzioni tecniche raffinate, non comuni nei coevi motori di piccola e media categoria. L’A 70 si caratterizza per la sua compattezza dimensionale, per la cura costruttiva, osservabile nelle fitte alettature di raffreddamento dei cilindri e delle teste, e per il buon rapporto massa potenza, ottenuto grazie anche all’impiego del sistema di sovralimentazione. Nonostante le sue ottime prestazioni, migliorate nella più potente versione A 70 S del 1936, il motore non riuscì ad affermarsi sul mercato e la sua produzione rimase limitata a pochi esemplari.

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Scheda tecnica

CostruttoreFIAT, Torino, 1934
TipoA 70
Descrizionemotore aeronautico con 7 cilindri a stella, basamento in alluminio, cilindri in acciaio con teste in lega leggera avvitate a caldo, camere di combustione emisferiche, stantuffi in lega leggera, biella principale e biellette ad H, albero motore in due parti collegate da flange e bulloni.
Corsa115 mm
Alesaggio115 mm
Cilindrata8.4 litri
Rapporto di compressione5.75
Potenza205 CV a 2200 giri/minuto
Consumo specifico250 g/CV/h
Potenza specifica24.5 CV/litro
Sistema di distribuzione2 valvole in testa per cilindro comandate da aste e bilancieri
Sistema di alimentazionea benzina, con un carburatore monocorpo invertito, posto a monte del compressore e dotato di preriscaldamento della miscela combustibile
Sistema di sovralimentazionecompressore centrifugo a comando meccanico
Sistema di accensionedue candele per cilindro alimentate da due magneti distributori indipendenti
Sistema di raffreddamentoad aria
Sistema di lubrificazioneforzato, con pompe ad ingranaggi
Massa167 kg
Rapporto massa/potenza0.81 kg/CV


Applicazioni

Velivoli FIAT G. 5 bis, Breda 42, Cantieri Caproni Bergamasca PS. 1, Nardi FN 305 D etc.

 

L'esemplare esposto fa parte del patrimonio storico della Aeronautica Militare Italiana ed è stato restaurato dal Museo dei Motori nell’ambito di un progetto di ricerca, tutela e valorizzazione museale di motori aeronautici di varie epoche, realizzato congiuntamente tra la Forza Armata e l’Ateneo di Palermo in occasione del Centenario dell'istituzione dell'Aeronautica Militare.

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Testi e immagini di Giuseppe Genchi
Sito realizzato da Pasquale Pillitteri