Il General Electric J79 è stato uno dei motori a reazione ad elevate prestazioni di maggiore successo nella storia dell’aviazione. Il suo sviluppo ha avuto inizio nei primi anni ’50 per il velivolo intercettore supersonico Loocked F-104. In seguito, sono state realizzate numerose varianti con molteplici miglioramenti tecnici e prestazionali, utilizzate anche altri velivoli militari e civili. Il motore ha avuto pertanto una vita operativa molto lunga, con un’estesa produzione durata oltre 30 anni: in totale sono stati costruiti più di 17000 esemplari negli Stati Uniti e, su licenza, in diversi altri paesi, inclusa l’Italia, dove è stato prodotto in varie versioni dalla FIAT e dall’Alfa Romeo. Dal punto di vista tecnico il motore si contraddistingue per numerose caratteristiche costruttive di elevato valore tecnico. Il progetto prevede ab origine un numero contenuto di pezzi, circa 22.000, per semplificarne la produzione in serie e ridurne le attività di manutenzione, contenute mediamente in circa 1.7 ore di lavoro per ogni ora di volo. Il rapporto di compressione pari a 12.7, molto elevato per la sua epoca, è realizzato da un compressore a flusso assiale a 17 stadi, in cui la pregirante e i primi 6 stadi sono dotati di palettature statoriche a calettamento variabile. L’ugello di scarico, a geometria variabile, consente di ottimizzare la spinta e i consumi in un intervallo di funzionamento molto ampio, dal decollo fino alla velocità massima di 2.2 Mach. Il sistema di alimentazione ha un sofisticato regolatore automatico della portata di combustibile, che tiene conto di numerosi parametri operativi (pressione massima, temperatura limite in ingresso alla turbina et al.) e include il controllo del postbruciatore.
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Velivoli FIAT Lockeed F-104S e successive versioni ASA e ASA M.