I freni aerodinamometrici sono è costituiti da un torsiometro per la misurazione della coppia motrice-resistente e da una girante palettata. La potenza frenante è generata dall’attrito aerodinamico del moto delle pale nell’aria e la regolazione del carico resistente del freno è ottenuto attraverso la variazione del calettamento delle pale, cioè la loro incidenza (inclinazione) rispetto al piano ortogonale all’asse del rotore. Rispetto ad altri tipi di freno, questo non richiede un impianto ausiliario per lo smaltimento del calore generato dal carico resistente e per tale motivo in passato è stato utilizzato in campo automobilistico e aeronautico, soprattutto per prove di grande durata. L’esemplare del Museo è stato costruito dalla Aspera di Torino negli anni ‘40 ed è dotato di tre gruppi di pale di varie dimensioni, per differenti livelli di potenza fino ad un massimo di 400 CV. Originariamente il freno faceva parte del corredo di attrezzature della officina meccanica della Galbani di Melzo (Milano). In seguito fu acquisito dal tecnico, Luigi Marelli, ex dipendente della Galbani, per le attività motoristiche presso la propria autofficina. Nel 2017 il freno è stato donato al Museo dalla nipote Emanuela Marelli.
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Per gentile donazione della signora Emanuela Marelli.