Il Lockheed F-104 Starfighter è un velivolo intercettore supersonico, sviluppato all’inizio degli anni ’50 in risposta al rapido incremento di prestazioni dei velivoli a reazione sovietici, in particolare il Mig-15. In due anni i progettisti e i tecnici guidati dall’ing. Clarence "Kelly" Johnson riuscirono a completare il primo prototipo, con il quale furono avviati i test in volo nel 1954. I primi F-104 divennero operativi dal 1958 in vari reparti della United States Air Force (USAF). Prodotti e sviluppati in varie serie costruttive caratterizzate da molteplici miglioramenti delle prestazioni e delle capacità operative, gli F-104 vennero impiegati a lungo in vari paesi. In Italia gli F-104 furono realizzati su licenza dalla Aeritalia, in varie serie e con continui aggiornamenti, e gli oltre 200 esemplari prodotti vennero impiegati dall’Aeronautica Militare fino al 2004. Dal punto di vista tecnico il velivolo si caratterizza per la sua particolare struttura con una lunga fusoliera, la ridotta estensione delle semiali, l’impennaggio di coda rialzato a T e l’impiego di un motore turbogetto ad elevate prestazioni General Electric J79, con post-bruciatore e ugello di scarico a geometria variabile. Quest'ultimo è stato a lungo uno dei motori tecnicamente più avanzati, in grado si spingere il velivolo fino ad una velocità massima in quota superiore al doppio della velocità del suono (2.2 Mach). L’esemplare esposto appartiene alla versione S, l’ultima prodotta fino alla fine degli anni ’70, ed è stato oggetto di vari ammodernamenti fino all’ultima configurazione operativa ASA-M, introdotta nel 1997. Ritirato dal servizio operativo nel 2004 presso il 9° Stormo di Grazzanise (Caserta), è in esposizione presso il campus accademico dell’Università di Palermo dal 2010. Nel febbraio del 2023, nell’ambito delle molteplici attività di valorizzazione del patrimonio storico dell’Aeronautica Militare in occasione del Centenario della Costituzione della Forza Armata, il velivolo è stato interamente riverniciato, nel rispetto della originale livrea grigia, a cura degli specialisti del 1° Reparto Manutenzione Velivoli di Cameri (Novara) con il supporto logistico del 37° Stormo dell’Aeronautica Militare e in stretta collaborazione con il Museo dei Motori.
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